I travel manager di tutto il mondo sono concordi nel porre in cima alla lista delle 7 priorità per il 2014 la ricerca di strumenti e strategie che permettano di ridurre i costi delle trasferte aziendali. Aumenta, però, anche la volontà di garantire ai business traveller viaggi sempre più su misura grazie anche all’utilizzo della tecnologia.
Il quadro emerge dalla sesta edizione di CWT Travel Management Priorities, studio condotto annualmente da Carlson Wagonlit Travel. L'indagine, svolta coinvolgendo 970 travel manager di aziende di tutto il mondo con volumi di spesa che vanno dai 2 agli oltre 100 milioni di dollari, ha fatto emergere le seguenti 7 priorità:
• identificare nuove modalità per ottenere risparmi
• incentivare l’adozione di strumenti di prenotazione online
• ottimizzare processi di viaggio end-to-end
• promuovere ulteriormente la gestione del business travel
• ridisegnare la travel policy
• sviluppare una strategia mobile
• afforzare i programmi di corporate social responsibility
Lo studio ha evidenziato come per la maggioranza degli intervistati, il 70%, la priorità nei prossimi 12 mesi sia individuare nuove modalità per generare risparmio. In particolare, le voci di spesa su cui si cercherà di intervenire sono il roaming telefonico e web all’estero, l’utilizzo di taxi e mezzi pubblici e i servizi ancillari legati ai voli.
Il contenimento delle spese porta a quella che viene indicata come la seconda priorità: incrementare l’utilizzo di strumenti online che permettano al viaggiatore di gestire ogni aspetto della trasferta direttamente da mobile. L’implementazione dei tool di self booking diventa inoltre lo strumento fondamentale per perseguire quella che viene individuata come la terza priorità e, cioè, l’ottimizzazione di tutte le fasi di gestione della trasferta, dalla prenotazione alla formulazione finale di report.
“Ottimizzare i processi end-to-end" commenta Loretta Bartolucci, director sales, marketing & advanced client solutions di CWT Italia "porta vantaggi sia ai viaggiatori, semplificando le loro attività e migliorando l’esperienza di viaggio, sia ai travel manager che possono così disporre di dati più completi e accurati sulle spese. Questo contribuisce a rendere più efficace la travel policy, ne aumenta il rispetto da parte dei viaggiatori e, in ultima analisi, genera ulteriori risparmi”.
Anche la ridefinizione della travel policy aziendale rientra tra le prossime priorità, e sono proprio i travel manager italiani a sentirne maggiormente il bisogno, riservandole il 65% delle preferenze a fronte del 42% espresso a livello globale.
Infine, il rafforzamento dei programmi di corporate social responsibility, per rispondere sia alle aspettative degli stakeholder sia alle normative più stringenti. I temi da affrontare sono l'incremento della sicurezza dei viaggi, la gestione dello stress del viaggio e la riduzione/compensazione delle emissioni di CO2.
mercoledì 5 febbraio 2014
TURISMO INVERNALE IN GINOCCHIO
Il turismo invernale del Veneto sta pagando un caro prezzo in seguito alle abbondanti nevicate degli ultimi giorni. L’allarme è stato lanciato dall’assessore regionale Marino Finozzi: “La montagna sta pagando due volte il maltempo che sta investendo il Veneto – ha sottolineato -: per i danni e i disagi diretti ai residenti conseguenti alla neve e per gli effetti devastanti che questa situazione ha causato e sta causando al turismo invernale, una delle più preziose risorse economiche di queste aree e dell’intera provincia di Belluno”.
Finozzi evidenzia chiusura di strade, blocco di trasporto ferroviario, danni a fabbricati e a linee elettriche con blackout anche di lunga durata, oltre a ingenti danni alle attrezzature sciistiche, agli impianti di risalita, alla viabilità di accesso, agli edifici di supporto. “Tutto questo ha effetti economici pesanti, con una riduzione del fatturato delle imprese stimabile attorno al meno 20–40 per cento – conclude -. E oltre al calo del fatturato complessivo, si registrano vere e proprie perdite di bilancio, quantificabili al momento dal 15 al 25 per cento rispetto all’anno precedente, perdite che si sommano a quelle dell’inverno 2012-2013”.
martedì 4 febbraio 2014
Grandi eventi 2014: impennata di prenotazioni alberghiere, alle stelle le tariffe degli hotel
Sono 3 i grandi eventi del 2014 monitorati per rilevarne l’”effetto” sull’offerta ricettiva delle destinazioni che li ospitano, e sono tutti eventi sportivi: la finale del Super Bowl, il campionato di football americano che si è svolto ieri a New York, le Olimpiadi invernali a Sochi, in Russia, che inizieranno questa settimana, e la Coppa del mondo FIFA, i mondiali di calcio che si terranno a giugno e luglio in Brasile.Pegasus Solutions, fornitore di sistemi di distribuzione e prenotazione alberghiera, analizza mensilmente miliardi di transazioni effettuate presso i 100mila hotel clienti, e nel più recente reportha comparato prenotazioni e tariffe, nelle medesime destinazioni e per i medesimi giorni, così come risultavano al 20 gennaio del 2013 del 2014.
A New York, già città turistica per eccellenza, il Super Bowl ha fatto schizzare verso l’alto le tariffe già per i giorni precedenti la finale di domenica 2 febbraio: +41%, rispetto al 2013, il mercoledì 29 gennaio, +77% il giovedì, +97% il venerdì e +83% il sabato. Il giorno della partita le tariffe erano maggiorate in media solo del 45% rispetto all’anno precedente, con un visibile “ritorno alla normalità” nei giorni successivi.
Mediamente meno speculative, anche se sempre al rialzo di circa il 50%, le tariffe applicate dagli alberghi di Sochi per le Olimpiadi invernali, forse per evitare che tariffe troppo alte, sommate ai costi di viaggio e di biglietteria per l’evento, risultassero un deterrente per i visitatori internazionali. Nelle 2 settimane di gare, tuttavia, le tariffe applicate segnano picchi verso l’alto in alcuni giorni specifici: per la vigilia dell’apertura del Giochi Pegasus ha rilevato un +66% rispetto all’anno precedente, per il 12 febbraio addirittura un +154% e per il 17 febbraio +97%.
In Brasile, l’effetto mondiali di calcio ha già cominciato a farsi sentire: secondo Pegasus, sonoaumentate significativamente le prenotazioni su Rio de Janeiro, ma la vera impennata è a San Paolo, destinazione meno turistica che ha già ora registrato un +200% di prenotazioni rispetto allo scorso anno. Le tariffe sono per ora in linea con quelle del 2013, probabilmente perché finora applicate su prenotazioni effettuate con 5 mesi di anticipo.
Si attende un monitoraggio simile sulle tariffe che saranno applicate a Milano e dintorni per Expo 2015: il Comune di Milano, allertato da evidenze di indicazioni di prezzo fornite agli stranieri superiori di diverse decine di punti percentuali a quelli praticati normalmente (che per gli alberghi a 4 e 5 stelle potevano arrivare a rincari anche del 50-70%) aveva annunciato un sistema di rilevazione delle tariffe alberghiere per prevenire il fenomeno speculativo: “Non possiamo intervenire con calmieri, ma possiamo mettere in campo un meccanismo di rilevazione a disposizione di tutti” aveva detto l’assessore al Turismo e commercio Franco D’Alfonso.
A New York, già città turistica per eccellenza, il Super Bowl ha fatto schizzare verso l’alto le tariffe già per i giorni precedenti la finale di domenica 2 febbraio: +41%, rispetto al 2013, il mercoledì 29 gennaio, +77% il giovedì, +97% il venerdì e +83% il sabato. Il giorno della partita le tariffe erano maggiorate in media solo del 45% rispetto all’anno precedente, con un visibile “ritorno alla normalità” nei giorni successivi.
Mediamente meno speculative, anche se sempre al rialzo di circa il 50%, le tariffe applicate dagli alberghi di Sochi per le Olimpiadi invernali, forse per evitare che tariffe troppo alte, sommate ai costi di viaggio e di biglietteria per l’evento, risultassero un deterrente per i visitatori internazionali. Nelle 2 settimane di gare, tuttavia, le tariffe applicate segnano picchi verso l’alto in alcuni giorni specifici: per la vigilia dell’apertura del Giochi Pegasus ha rilevato un +66% rispetto all’anno precedente, per il 12 febbraio addirittura un +154% e per il 17 febbraio +97%.
In Brasile, l’effetto mondiali di calcio ha già cominciato a farsi sentire: secondo Pegasus, sonoaumentate significativamente le prenotazioni su Rio de Janeiro, ma la vera impennata è a San Paolo, destinazione meno turistica che ha già ora registrato un +200% di prenotazioni rispetto allo scorso anno. Le tariffe sono per ora in linea con quelle del 2013, probabilmente perché finora applicate su prenotazioni effettuate con 5 mesi di anticipo.
Si attende un monitoraggio simile sulle tariffe che saranno applicate a Milano e dintorni per Expo 2015: il Comune di Milano, allertato da evidenze di indicazioni di prezzo fornite agli stranieri superiori di diverse decine di punti percentuali a quelli praticati normalmente (che per gli alberghi a 4 e 5 stelle potevano arrivare a rincari anche del 50-70%) aveva annunciato un sistema di rilevazione delle tariffe alberghiere per prevenire il fenomeno speculativo: “Non possiamo intervenire con calmieri, ma possiamo mettere in campo un meccanismo di rilevazione a disposizione di tutti” aveva detto l’assessore al Turismo e commercio Franco D’Alfonso.
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